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La migliore tra le peggiori serate di cabaret e varietà mai create.
Nata da menti ubriache, sviluppata a caso, il format che nessuno voleva ma di cui non si potrà più fare a meno.
Ferragosto 2018.
In preda a un eccesso di biscotti creati con un impasto alternativo, il nostro fondatore, Matteo Montagna, si ritrovò quella sera all’Irish di Salice Terme, in provincia di Pavia, a un tavolo con altri partecipanti alla suddetta grigliata.
In quell’istante, un individuo dall’aspetto longitudinale, Giulio Oldrati, passò lì per caso, salutando dall’alto della sua altitudine.
Dovete sapere che in quel periodo Giulio caricava dei video molto divertenti su Facebook, premessa doverosa al commento di uno dei commensali al tavolo con Matteo, che, probabilmente un po’ a rilento nel tono, se ne uscì con la seguente affermazione “Oh, Giulio mi fa spaccare con i suoi video, meriterebbe una serata tutta sua”.
In quell’istante, un altro partecipante alla riunione, di cui non faremo il nome, sentendo questa affermazione e, solo casualmente, fissando il buon Matteo, se ne uscì con un commento sul commento: “In realtà ci vorrebbe proprio una serata per far ridere la gente”.
Narra la leggenda che esattamente in quel secondo lo sguardo del buon Matteo si perse nel vuoto, forse era Giulio, forse il genio, o forse semplicemente l’impasto dei biscotti, ma due chiacchierate e tre messaggi dopo fu presto ottobre.
Specificatamente il 04 ottobre 2018.
Irish pieno, gente sconosciuta sul palco, una serata mai provata prima.
Parte la sigla, si va in scena.
Signore e signori, vi presentiamo, il Garpez!
Congiunzioni astrali, gente che passa per caso e biscotti.
A volte basta poco a creare un angolo di felicità nel mondo.
Il progetto nasce dall’unione dell’esperienza e dalla passione per il teatro di un responsabile di comunicazione, Matteo Montagna, e l’incontro di artisti differenti in provincia di Pavia (i padri fondatori del Garpez: Alessio Zanovello, Giulio Oldrati, Carlo Zeme, Michele Viola, Daniele Volpe, Stefano Fava e i 3XTrash).
Negli anni il progetto si è allargato, ha condiviso sempre nuove iniziative, divenendo un punto fermo del territorio e portando i comici ad esibirsi in palchi sempre più lontani dalla terra d’origine.
Arrivata nel 2019, il suo percorso è un perfetto esempio di come il lavoro e il metodo portino risultati anche a lungo termine.
Nonostante la pausa dovuta agli studi, ha infatti ripreso il suo cammino proprio al termine dell’ultima stagione, mostrando un’attitudine e una capacità di scrittura nuove, fresche, con una comicità pronta ad esplodere e tutta da scoprire.
Potremmo definire la sua comicità “raffinata”, non nel senso che sia difficile per pochi, ma perché figlia di una scelta stilistica e artistica non comuni.
I suoi pezzi non sono classificabili, non rientrano nella categoria monologhi ne sketch, ma sono piccoli capolavori della risata che indicano un percorso di crescita molto affascinante.
Altro giovanissimo del progetto, arrivato nella stagione 2021/2022, il suo percorso è strettamente legato alla sua passione per le imitazioni, che con lavoro, prove e date sta portando a un perfezionamento continuo.
Ad oggi dentro al nostro Matteo convivono: il nipote di Fantozzi, il clone di Ibrahimovic, la parte malvagia di Vincendo De Luca e la versione povera di Silvio Berlusconi, ma altri sono in arrivo (deve farsi fare un controllino per le personalità).
Cantante e scenografa, entrata nel Garpez Lab per mettersi in gioco ha scoperto un universo a lei sconosciuto, riuscendo a sfoggiare personaggi e gag in grado di coinvolgere ogni fetta di pubblico.
Da Alessa, l’assistente vocale del Garpez, alla professoressa Marinella, docente folle di Videoarte, fino alle BlueSisters (insieme a Gea), sta lavorando per creare un percorso che le permetta, come a tutti i “giovanissimi” del progetto, di essere più autonoma rispetto alle serate corali.
Attrice dall’enorme potenziale, sul palco riesce ad esprimere la propria comicità sia nei monologhi sia in sketch e personaggi in coppia con Daniele o con altri artisti (Olly, Mavi), mostrando versatilità e duttilità che le consentono ad oggi di poter essere presente in ogni spettacolo corale e di poter già iniziare a lavorare per il futuro per delle produzioni autonome.
Attore giovanissimo, ma dall’eccellente presenza sul palco grazie anche alla sua capacità di sfruttare in chiave ironica il suo fisico imponente, lavora su personaggi e sketch differenti, continuando ad ampliare un bagaglio che ad oggi vanta già 3 personaggi e uno sketch (scritto da Alessio) in coppia con Gea.
Artista completo, sul palco nasce come cantante, ma lo studio e l’esperienza da doppiatore e attore lo portano ad intraprendere anche performance di lettura, recitazione e, nel caso del Garpez, di comicità.
Inizialmente voce “fuoricampo” delle serate corali, ha poi sviluppato personaggi che hanno preso vita, su tutti il professor Silente, che “porta” sia fuoricampo sia in scena, lavorando spesso insieme a Daniele.
Il meno giovane d’età, il più giovane cronologicamente parlando.
Entrato nel Garpez a marzo 2022, la sua storia è di quelle che meritano un palco.
Monologhista con numerosissime date sulle spalle… in Svezia!
Dopo anni infatti a far ridere con monologhi in inglese in quel di Malmoe la vita lo ha riportato in Italia, le circostanze lo hanno portato al Garpez e noi lo abbiamo portato sul palco.
Altro monologhista dall’ottima scrittura, nuovo arrivo del Garpez, ha comunque nel suo bagaglio numerosi pezzi, oltre ad alcuni sketch e un personaggio molto interessati, permettendogli di potersi adattare a differenti tipi di serate e garantendogli una proposta artistica adatta ad ogni pubblico e contesto.
Monologhista versatile, nel suo percorso ha sviluppato differenti tipologie di pezzo, passando da tematiche più spinte, avvicinandoci fortemente al black humour, ad argomenti più leggeri, come l’amore, le relazioni, il lavoro, fino a toccare sfere emotive molto profonde, risultando un artista in grado di produrre “contenuti” di altissimo livello.
Altro padre fondatore del Garpez, Carlo non è un monologhista, lui è il monologhista… della quotidianità.
Ama le targhe, le date sul calendario, fare la spesa, i francobolli e i treni.
Se esiste qualcosa che noi pensiamo sia “normale”, bé, sappiate che Carlo è in grado di costruirci un monologo di 20 minuti.
Il “giovanissimo” del Garpez, arrivato a soli 15 anni, negli anni è stato in grado di stravolgere le carte in tavola, dimostrandoci che non c’è un’età per far ridere, è solo questione di attitudine e lui ne ha da vendere.
Monologhi, personaggi, sketch, piccole gag, nonostante la giovane età ha già un bagaglio niente male, con i suoi pezzi da monologhista che, toccando tematiche anche decisamente delicate, ne risaltano le capacità attoriali.
Ad oggi è al lavoro per sviluppare il suo primo spettacolo da solista, con un viaggio che parte da un’adozione, passa per l’integrazione e finisce per portarlo ad essere ciò che semplicemente è: Mesh!
Il Garpez non è solo comicità, ma anche magia (sempre però condita dalla giuste dose di divertimento).
In questo sono due fenomeni Matteo Gazzaniga e Federico Persico, i maghi del Garpez.
Il primo più vicino al mentalismo, all’intrattenimento illusionistico puro, il secondo ispirato dai grandi maghi comici del recente passato mischia l’effetto scenico dell’illusione alle gag.
Presenti nelle serate collettive, insieme possono sostenere un intero spettacolo di magia, formando una vera coppia esplosiva.
Il Garpez non è solo comicità, ma anche magia (sempre però condita dalla giuste dose di divertimento).
In questo sono due fenomeni Matteo Gazzaniga e Federico Persico, i maghi del Garpez.
Il primo più vicino al mentalismo, all’intrattenimento illusionistico puro, il secondo ispirato dai grandi maghi comici del recente passato mischia l’effetto scenico dell’illusione alle gag.
Presenti nelle serate collettive, insieme possono sostenere un intero spettacolo di magia, formando una vera coppia esplosiva.
Il trio del Garpez: Andrea Pelagalli, Francesco Marigioli e Luca Soldini.
Ispirati dal grande trio a cui dobbiamo il nome del format, hanno portato sul palco del Garpez l’impossibile.
Sketch, gag, “disturbi” (piccoli interventi presenti nello show teatrale volti a tagliare il ritmo della serata), ma anche monologhi, personaggi.
Il potenziale di un trio è senza pari, loro lavorano ogni giorno per portarlo al massimo.
Inoltre, dato l’elevato numero di pezzi a disposizione, sono a lavoro con il proprio primo spettacolo autonomo.
Classificare Michele è difficile, sicuramente non appartiene ai monologhisti family friendly.
Solitamente viene messo in chiusura di serata, in fascia protetta, anche se ogni monologo in realtà nasconde sempre messaggi molto profondi, celati da qualche “porca puttana” e “vaffanculo” qua e là.
Non ha ancora uno spettacolo da solista, ma il numero di monologhi e date è tale da poter coprire una serata in autonomia.
Monologhista senza peli sulla lingua, è un vero e proprio paladino della “stand up comedy” senza freni: black humor, tematiche scomode, battute da far gelare il sangue.
Ha anche pezzi adatti a tutti, ma il suo meglio lo dà quando la gente mugugna.
In realtà ad oggi è il comico con più date da monologhista puro all’attivo, in quel di Milano è ormai una presenza fissa dei migliori palchi di stand up ed è in uscita il suo spettacolo da solista “Imbarazzante”.
Anche lui presente dalla prima sera e uno dei pilastri del progetto, come Alessio ha un ruolo cruciale nel laboratorio e nel processo di formazione dei pezzi di tutti gli artisti.
In scena, tra monologhi, tg irriverenti e sketch, porta piccoli momenti quotidiani di ordinaria follia, con una comicità arguta, irriverente.
Affrontando spesso tematiche inaspettate e insospettabili, riesce a far ridere tutte le generazioni.
Oltre come artista all’interno delle serate del Garpez, è anche possibile richiedere il suo spettacolo da solista “Fateci caso”.
Artista a 360°, maestro di teatro, musicista, trasformista e all’occorrenza monologhista.
Presente dalla prima serata, è uno dei comici più esperti del progetto e tra quelli con più date anche fuori dal progetto “Garpez”.
I suoi personaggi e i suoi “pezzi” gli permettono di essere trasversale in ogni situazione e per ogni tipologia di pubblico.
Oltre come artista all’interno delle serate del Garpez, è anche possibile richiedere il suo spettacolo da solista “Uno, nessuno e cento Alessio”.
Menzione speciale al nostro Daniele Volpe.
Conduttore, spalla, tra i fondati del Garpez, in grado di far ridere e reggere il palco con tutti i nostri comici.
Purtroppo per lui però conduce, benissimo, nulla da dire.
La sua presenza esalta le performance dei comici, ma non ha “pezzi” suoi, quindi non possiamo fare una sezione solo per lui.
Se vi serve un conduttore per un evento però conosce il fatto suo.
Altrimenti chiamate del rame.